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      Aula Magna Collegio GhislieriPavia
 Lunedì 12 marzo 2012 ore 21:00 Organizzato da GHISLIERI MUSICA in collaborazione con Comune e Provincia di Pavia
 Haydn & Mendelssohn
 SALVE REGINA E KLEINE ORGELMESSE • 
      CANTATE CORALI
 Karin Selva, 
      soprano
 
 Francesca Boncompagni, soprano
 Maria Chiara Gallo, mezzosoprano
 Luca Cervoni, tenore
 Walter Testolin, basso
 
 Maria Cecilia Farina, organo
 Ghislieri Choir & Consort
 Giulio Prandi, direttore
 
        
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          Con il 2012 prende avvio la seconda edizione di 
          Pavia Barocca, la Rassegna internazionale di musica antica nata dalla 
          sinergia tra Collegio Ghislieri e Comune di Pavia, in collaborazione 
          con le principali istituzioni pubbliche e private del territorio, che 
          ha portato la nostra città al centro della scena barocca 
          internazionale. Nel preparare questo secondo, impegnativo cartellone 
          abbiamo tuttavia inteso rafforzare ulteriormente l'identità 
          territoriale di questa manifestazione, partendo da quello che è il più 
          autentico genius loci del Collegio e della nostra città: la 
          valorizzazione dei giovani e il loro inserimento in un circuito 
          professionale qualificato. Da marzo a dicembre, dunque, Pavia Barocca 
          proporrà al proprio pubblico, su modello delle più prestigiose e 
          blasonate rassegne europee, un cartellone di risonanza e rilievo 
          internazionali, capace di richiamare su Pavia l'attenzione di esperti, 
          studiosi, giornalisti, discografici, operatori, direttori artistici 
          provenienti da tutto il mondo. 
 PROGRAMMA DELLA SERATA 
 FRANZ JOSEPH HAYDN (Rohrau, 1732-Vienna, 1809)Missa Brevis "Sancti Johannis de Deo"
 per soprano, coro, organo obbligato e archi
 Salve Regina in sol minore
 per 4 voci, organo obbligato e archi
 FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY (Amburgo, 1809 - Lipsia, 
          1847)Christe, du Lamm Gottes
 per coro e archi
 Wer nur den lieben Gott lasst walten
 per soprano, coro e archi
 GHISLIERI CHOIR&CONSORTSOPRANI: Valentina Argentieri, Francesca Boncompagni**
 Caterina lora, Emma Popolani, Karin Selva*, Sonia Tedia
 ALTI: Carla Babelegoto, Silvia Bertoluzza, Morena Carlin, Maria Chiara 
          Gallo**, Ester Piazza
 TENORI: Luca Cervoni**, Yasuharu Fukushima, Michele Pasotti, Paolo 
          Tormene, Alessio Tosi
 BASSI: Marco Bussi, Sergio Ladu, Alessandro Nuccio, WalterTestolin**, 
          FilippoTuccimei
 Marco Bianchi, Renata Spotti, Marco Piantoni VIOLINI 
          PRIMILiana Mosca, Laura Mirri, Mauro Massa VIOLINI SECONDI
 Chiara Zanisi, Krishna Nagaraja VIOLE
 Jorge Alberto Guerrero, Claudia Poz, VIOLONCELLI
 Giorgio Sanvito, CONTRABBASSO
 Maria Cecilia Farina, ORGANO
 * solo in Missa Brevis "Sancti Johannis de Deo" / ** solo in Salve 
          Regina
 
 
 Seguono immagini della serata:   |  
          | La sala gremita di pubblico
 
           
            
  
  
  
  Maria Cecilia Farina, organo  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
 
 Karin Selva, soprano  
  
  
 
  
  
  
  Francesca Boncompagni, soprano  
  Maria Chiara Gallo, mezzosoprano  
  Luca Cervoni, tenore     
  Walter Testolin, basso  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
     
  
  Giulio Prandi, direttore  
  
  Ghislieri Choir & Consort
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            HAYDN & MENDELSSOHN1809: l'anno della morte di Haydn è l'anno della nascita di 
            Mendelssohn; ideale anello di congiunzione tra i due. Ed è proprio 
            in nome loro che si apre l'edizione 2012 di Pavia Barocca.
 Innanzitutto l'Haydn della celebre Missa brevis Sancti Johannis de 
            Deo o Piccola Messa con organo, in cui a questo particolare 
            strumento è destinato un ruolo speciale, in particolare nel 
            Benedictus, arricchito di un ampio preludio proprio per organo.
 Pagina di grande bellezza e raro rigore, soprattutto per quanto 
            attiene l'intreccio delle parti vocali, la composizione è spesso 
            considerata come la più palestriniana tra le messe di Haydn. Alla 
            messa è accostata la rara esecuzione di uno dei due Salve Regina 
            scritti da Haydn per il servizio religioso privato del Principe 
            Esterhàzy, un lavoro sorprendente per la modernità espressiva del 
            trattamento delle voci e del testo, anch'esso impreziosito dalla 
            presenza del'organo obbligato ad accompagnare, insieme agli archi, 
            il quartetto di solisti vocali. Il programma si completa poi con 
            l'esecuzione di due Cantate corali di Mendelssohn, in cui l'autore 
            coniuga la grande lezione bachiana con i dettami del gusto 
            romantico.
 
 
            
              | SALVE REGINA |  |  
              | Salve, Regina, Mater misericordiae, vita, dulcedo, et spes nostra, salve.
 Ad te clamamus, exsules filli Evae,
 ad te suspiramus, gementes et flentes
 in hac lacrimarum valle.
 Eia ergo, advocata nostra, illos tuos
 misericordes oculos ad nos converte.
 Et Jesum, benedictum fructum ventris lui,
 nobis, post hoc exilium, estende.
 O clemens, O pia, O dulcis Virgo Maria.
 | Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
 A Te ricorriamo, noi esuli figli di Èva;
 a Te sospiriamo, gementi e piangenti
 in questa valle di lacrime.
 Orsù dunque, avvocata nostra,
 rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
 E mostraci, dopo questo esilio. Gesù,
 il frutto benedetto del tuo Seno.
 O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!
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              | CHRISTE, DU LAMM GOTTES |  |  
              | Christe, du Lamm Gottes, Der du tragst die Siund' der Welt,
 Erbarm dich unser!
 Christe, du Lamm Gottes,
 Der du tragst die Sund' der Welt,
 Erbarm dich unser!
 Christe, du Lamm Gottes,
 Der du tragst die Sund' der Welt,
 Gib uns dein'n Frieden!
 | Cristo, Agnello di Dio, Tu che togli i peccati del mondo,
 abbi pietà di noi!
 Cristo, Agnello di Dio,
 Tu che togli i peccati del mondo,
 abbi pietà di noi!
 Cristo, Agnello di Dio,
 Tu che togli i peccati del mondo.
 Dona a noi la pace!
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              | WER NUR DEN LIEBEN GOTT LASSI WALTEN |  |  
              | Mein Gott, Du weisst am allerbesten 
              das, was mirgut und nutzlich sei.
 Hinweg mit allem Menschenwesen,
 weg mìt dem eigenen Gebau.
 Gib Herr, dass ich auf Dich nur bau
 und Dir alleine ganz ventrali.
 Wer nur den lieben Goti lassi walten
 und hoffet auf ihn allezeit,
 Den wird Er wunderbar erhalten
 in allem Kreuz und Traurigkeit.
 Wer Goti, dem Allerhóchsten, traili,
 der hat auf keinen Sand gebaut.
 Er kennt die rechten Freudesstunden,
 Er weiB wohl, wenn es ntitzlich sei;
 Wenn Er uns nur hat treu erfunden
 und merket keine Heuchelei,
 so kommt Goti, eh wìr uns versehn,
 und lasset uns viel Guts geschehn.
 Sing, bet und geh auf Gottes Wegen,
 verricht das Deine nur getreu
 und trau des Himmels reichem Segen,
 so wird Er bei dir werden neu;
 denn welcher seine Zuversicht
 auf Gott setzt, den verlàsst Er nicht.
 | Mio Dio, Tu conosci davvero ciò che è buono e utile per me.
 Via tutto ciò che è umano!
 via tutte le costruzioni umane!
 Fa', Signore, che io possa costruire solo su di Te e solo in Te 
              abbia completa Fede.
 Colui che sì affida al buon Dio e spera in Lui sempre, sarà 
              sostenuto meravigliosamente in ogni dolore e ogni tristezza.
 Chi ha Fede in Dio onnipotente non ha costruito sulla sabbia.
 Egli conosce il momento opportuno per la gioia.
 Egli sa bene quando è necessario;
 se solo ci facciamo trovare saldi nella Fede
 e privi dì ipocrisia,
 allora Dio verrà, prima che ce ne accorgiamo,
 per colmarci dei Suoi beni.
 Canta, prega e cammina lungo le strade di Dio, compiendo 
              fedelmente ciò che ti compete e confida nella ricca benedizione 
              celeste, allora sarà rinnovata la Sua presenza in te; chi ripone 
              la sua fiducia in Dio non sarà mai abbandonato.
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          Intervista esclusiva al direttore artistico Giulio 
          Prandi, Direttore artistico di Pavia Barocca, che ha iniziato 
          giovanissimo l’attività, assumendo la direzione musicale del Collegio 
          Ghislieri di Pavia già dal novembre 1997, debuttando poi nella 
          direzione, a soli 21 anni, con il Requiem di Mozart nel febbraio 1999.
          Durante questo ultimo decennio, ha fondato e dirige il complesso 
          corale e strumentale barocco Arìon Choir & Consort ed ha fondato 
          inoltre Ghislierimusica, l’associazione che gestisce le Stagioni di 
          concerti e la didattica musicale del Collegio Ghislieri. È Direttore 
          del Circuito Orfeo, Network lombardo per la musica barocca e classica, 
          che ha unito diverse realtà lombarde in un circuito di interscambio di 
          produzioni concertistiche tra le formazioni di Ghislierimusica, Pavia 
          - Ensemble Zefiro, Mantova - Il Quartettone, Milano - Nuove Settimane 
          Barocche, Brescia.
 
 Ci siamo incontrati con il M° Prandi, nell'Aula Magna del Collegio 
          Ghislieri di Pavia dove stava per avere inizio il primo concerto della 
          Stagione 2012 di Pavia Barocca.
 
 Quale è stata la storia di Ghislieri Musica, come si è formata 
          questa realtà pavese dal collegio alla Lombardia ed ora possiamo dire 
          all'Europa, dai concerti in Aula Magna come stagione del Collegio, 
          alla creazione del Circuito Lombardo di Musica Antica  sino ad 
          arrivare  Pavia Barocca?
 Se fosse stata la stagione dei concerti del Collegio Ghislieri così 
          com'era negli anni passati sarebbe la X edizione. Però lo scorso anno 
          si è deciso di interrompere il percorso fatto sino a quel momento e di 
          aprire una nuova rassegna “Pavia Barocca” con l'idea di condivisione 
          delle risorse del territorio e di partenariato con tutte le realtà del 
          territorio dalla Provincia a Enti pubblici e privati per creare 
          qualcosa che fosse non solo un percorso artistico qualificato ed 
          interdisciplinare che fosse espressione del territorio quindi Pavia 
          città universitaria con l'inserimento di giovani artisti una città che 
          raccoglie eccellenze non solo nel campo della musica antica ma anche 
          una città piena di interessi culturali con approfondimento, incontri 
          di musica e scienza, conferenze e anche film.
 
 Prima di Pavia Barocca e dopo la stagione di concerti del Ghislieri 
          è nato nel 2006 il Circuito Lombardo di Musica Antica, esisterà 
          ancora?
 Si certo il Circuito continuerà la sua vita indipendentemente dalla 
          rassegna Pavia Barocca.
 
 Inaugurata nel 2011 come prima rassegna pavese di musica barocca, 
          in luogo collaudato per la affluenza di pubblico che ha sempre 
          contraddistinto le sue proposte, ora che si trova alla sua II edizione 
          qual sarà il suo ruolo? Quali i suoi elementi di distinzione? Come è 
          stato possibile dare a questa rassegna un così rilevante respiro 
          internazionale? Sappiamo che hai avuto occasione di essere invitato 
          all'estero e di intessere importanti contatti.
 Sicuramente il fatto che il Collegio Ghislieri nel 2010 è stato 
          accolto nella rete europea dei Festival Internazionali di Musica 
          Antica [REMA - Réseau Européen de Musique Ancienne
          http://www.rema-eemn.net ] è 
          stato fondamentale ed ha dato un forte impulso per la evoluzione in 
          questo senso. Abbiamo potuto partecipare alle riunioni dove ci si 
          confronta con i più importanti operatori del settore, sono ben 
          settanta membri sparsi in 21 paesi che davvero ci hanno aiutato a 
          capire come meglio realizzare i nostri obiettivi. Una particolarità di 
          Pavia Barocca non è soltanto quella di aprire partnership 
          internazionali e quindi di realizzare progetti con Enti di primissimo 
          livello europeo ma quello di attirare a Pavia persone di grande 
          interesse per il mondo della musica antica non solo a suonare, a fare 
          progetti ma anche ad assistere agli spettacoli. Per la serata 
          inaugurale abbiamo presenti quattro colleghi di importanti realtà 
          europee che hanno deciso di intervenire per dimostrare il loro 
          attaccamento a questa realtà e il loro interesse per il nostro lavoro. 
          Avrebbe dovuto esserci anche una rappresentanza del Regno Unito ma 
          coincideva con una riunioni proprio oggi del Circuito di Musica Antica 
          del Nord Europa, per questo sono stati impossibilitati a partecipare, 
          ma ricordiamo che lo scorso anno era presente il Presidente del 
          Consiglio Direttivo della Rete dei Festival.
 
 Lo scorso anno è stata invitata una importante formazione a tenere 
          una “accademia formativa” a Pavia.
 Si, l'anno scorso c'è stata l'Accademia di Ambronay che sarà in 
          residenza sia quest'anno che l'anno prossimo, così come l'Orchestra 
          della Unione Europea. Sono due realtà importantissime a livello 
          europeo e soprattutto funzionanti per l'inserimento di giovani 
          artisti, nel senso che il settanta e oltre per cento dei partecipanti 
          suonano già nei più importanti gruppi di musica antica europei e noi 
          stessi ne abbiamo alcuni e ne avevamo ancora prima di iniziare questo 
          progetto. Queste “residenze” continueranno anche nel 2013 ma quest'anno 
          abbiamo avviato anche un progetto per giovani “ensemble”, quindi 
          avremo, oltre ad avere selezionato insieme ad Ambronay sei giovani 
          ensemble, ne porteremo cinque a Pavia a fare concerti e due di questi 
          realizzeranno la loro “residenza di creazione” proprio a Pavia come ad 
          Ambronay. Che cosa è una “residenza”? L'attività si fa a Pavia, lo 
          spettacolo che andrà in tournée in Europa nasce a Pavia, quindi Pavia 
          esporta, non è solo piazza di ricezione e di questi due gruppi uno è 
          nato a Pavia, è nato in Collegio, tra persone che si sono incontrate 
          nella Accademia di Ambronay dell'anno scorso e farà il suo debutto 
          assoluto in Collegio il sette giugno con il loro primo concerto 
          seguito alla loro prima residenza. Naturalmente è difficile sapere 
          quanti di questi si affermeranno davvero ma se proseguiamo nel corso 
          dei prossimi dieci anni i migliori esecutori ne nasceranno saranno 
          tutti passati per Pavia e sicuramente sul numero qualcuno si sarà 
          affermato.
 
 La rassegna non si terrà più solo in questa sede, ma ci si sta 
          allargando toccando altre piazze come Lomello e ci sarà anche un'opera 
          a Vigevano.
 Esattamente, ma non solo, abbiamo deciso di fare questo progetto 
          perchè la Provincia era disposta a farlo, ricordo che il progetto 
          barocco nasce come partenariato tra diversi enti Collegio, Comune e da 
          quest'anno la Provincia che ci ha chiesto di portare alcuni eventi nei 
          luoghi d'arte della provincia per valorizzare questo patrimonio d'arte 
          a volte trascurato o dimenticato e portarvi quindi iniziative inserite 
          in un discorso internazionale. Noi abbiamo preso sul serio quindi 
          abbiamo pensato di non fare a Pavia la prima dell'opera “The fairy 
          queen” ma di farla a Vigevano (3 dicembre) quindi ci sarà un replica 
          qui al Teatro Fraschini (dove avremo una serie di concerti in 
          collaborazione) ma per un volta il centro non sarà Pavia ma la replica 
          di un evento che si svolgerà “in periferia” sempre che Vigevano si 
          possa considerare periferia, ovviamente no. E' un centro importante 
          della provincia e quindi il debutto sarà a Vigevano e la replica a 
          Pavia. Mentre il Fraschini ospiterà il debutto della torunée europea 
          degli Swingle Singers (7 novembre), io lo ricordo al Fraschini quando 
          parteciparono al concerto diretto da Luciano Berio.
 
 Tu porti questa musica anche all'estero, da Purcell ad altri autori 
          comunque di un determinato periodo, ma ci saranno anche degli incontri 
          dove si parlerà e non si ascolterà dunque solo musica?
 Esatto, ma questi incontri sono nati proprio su richiesta del 
          pubblico. Abbiamo realizzato questi incontri di approfondimento con 
          Michele Pasotti, che è un grande comunicatore perchè il pubblico ci ha 
          chiesto di entrare dietro le quinte, e questa è una cosa che io trovo 
          bellissima, una vocazione di Pavia città universitaria dove non si 
          ascolta “passivi” ma si ascolta con partecipazione “attiva” maggiore. 
          Tra parentesi , ricordo che nella stagione dello scorso anno abbiamo 
          avuto un successo di pubblico straordinario con almeno metà degli 
          spettacoli della stagione principale tutti esauriti, e questa non è 
          una sala da 50 posti ma ne tiene oltre 300.
 Abbiamo avuto punte alla “Passione secondo Giovanni” (JSBach.) di 
          pubblico “under 30” che ha toccato il 25% del totale. Un bel successo 
          avere un numero di giovani spettatori ad un concerto di musica 
          barocca. E' la testimonianza che non è vero per nulla che il nostro 
          repertorio interessa solo a pochi. Il problema è la qualità. Se viene 
          proposto in modo eccellente con artisti in grado di fare vedere il suo 
          valore reale, eccome se anche i giovani apprezzano il nostro 
          repertorio.
 
 Ultime due cose, come mai troviamo in stagione un Rossini, con 
          l'opera “La cambiale di matrimonio” (17 luglio).
 Esatto c'è anche un Rossini, come c'è un Mendelssohn nel concerto 
          d'apertura. Perchè in Europa l'esecuzione su strumenti antichi ovvero 
          HIP (Historically informed performance) una definizione un po più 
          precisa che non dire solo “esecuzione su strumenti antichi”
 [http://en.wikipedia.org/wiki/Historically_informed_performance 
          ].
 In Europa con questa prassi si affrontano anche autori di epoche 
          successive, perché non è che la filologia finisce con Mozart. Gli 
          strumenti dei tempi di Rossini, di Bellini, Donizetti e Verdi non 
          erano gli strumenti che usiamo oggi. E questo è molto importante, 
          quando ci si accorge che le orchestre verdiano sono molto sonore e ci 
          vogliono voci gigantesche si dimentica che alcuni degli strumenti a 
          fiato suonavano molto meno forte all'epoca e comunque non ci volevano 
          sessanta archi ma ne bastavano trenta, e dunque l'orchestra era più 
          leggera e brillante. Benissimo anche farla in quel modo, quando si va 
          nei grandi teatri come la Scala con queste grandi orchestre e queste 
          grandi voci è meraviglioso e fantastico perché quello che conta è la 
          qualità e la serietà della proposta così come non ci scandalizziamo 
          quando gli Swingle Singers ci propongono Bach anche se cercano di 
          farlo in modo canonico. Però bisogna riflettere anche su questi 
          autori, questa sera noi ci impegniamo a suonare Mendelssohn in prima 
          persona e accogliamo anche questa Accademia Barocca di Ambronay, che è 
          alla sua XIXa edizione, che prova un Rossini. Io ho diretto un po' di 
          opera, anche, ho affrontato ricordo un “Elisir d'amore” (ed Como 
          As.Li.Co.) e mi sono accorto che in certo momento della scrittura ci 
          si accorge che forse gli strumenti non sono quelli giusti. Questo è un 
          campo in cui non vorrei che l'Italia arrivasse troppo in ritardo come 
          purtroppo sta succedendo. Del resto al Fraschini abbiamo avuto uno 
          splendido concerto della Orchestre des Champs-Elysees, una orchestra 
          che suona in modo HIP (storicamente informato) fare la Quinta e la 
          Settima di L. van Beethoven che in Italia fanno solo le grandi 
          orchestre sinfoniche.
 
 Le iniziative del Ghislieri non saranno solo in Italia ma ci 
          saranno delle presenze dei complessi del Collegio all'estero?
 Si, perchè Pavia non è solo un centro di produzione, il gruppo del 
          Ghislieri è in realtà il primo dei giovani ensemble che si sono 
          affermati (nato nel 2003, il coro nel 2000) ed ora che siamo nel 2012, 
          oltre a continuare il progetto nato per Sony International (2010), con 
          il disco su Baldassarre Galuppi che è distribuito in tutto il mondo, e 
          quest'anno faremo il secondo disco, abbiamo fatto un disco per Amadeus 
          (vedi presentazione della edizione 2011 http://www.amadeusonline.net/news.php?ID=1298181600) 
          , un lancio che è stato importantissimo e non finiremo mai di 
          ringraziare il Direttore di Amadeus per averci dato questa possibilità 
          e da li in poi è nato tutto il resto; ma da quest'anno il gruppo 
          comincia ad andare in Europa, andare nei grandi festival. Perchè siamo 
          riusciti a compiere un piccolo miracolo, lavorando molto, sempre con 
          le stesse persone, sulla qualità e sulla profondità della esecuzione 
          quindi non solo spettacolo ma cura per la qualità musicale, con un 
          lavoro molto serio, prove abbondanti, che danno la possibilità di 
          approfondire le cose e che ci fanno saltare la “gavetta” e andremo 
          direttamente ai grandi festival di musica antica di Ambronay, Pontoise 
          e Vilnius. Con produzioni molto belle ed impegnative anche 
          economicamente, a testimoniare la stima di queste grandi strutture. 
          Porteremo ad Ambronay e a Pontoise i “Vespri solenni de Confessore” di 
          W.A.Mozart che debutterà a Pavia (26 settembre); un pezzo 
          straordinario di un Mozart che finisce per essere un po' trascurato, 
          perchè la stessa penna ha scritto poi Requiem e Messa in do minore, ma 
          i lavori giovanili sono capolavori di musica immortale. E poi 
          chiaramente lui si è evoluto molto, è chiaro che il Requiem è qualcosa 
          di più, ma questo è un Mozart che davvero va scoperto, che vede coro, 
          orchestra solisti, per un organico di 50 persone, che andranno in 
          tournée in Europa e nel 2013 abbiamo progetti ancora più grandi e 
          posso già dire che sarà realizzata a in collaborazione con la 
          Fondazione Gubelkian di Lisbona (http://www.musica.gulbenkian.pt) e il 
          15 settembre saremo al Festival Enescu di Bucarest, quindi i grandi 
          festival di musica antica quest'anno e Bucarest l'anno prossimo, che 
          non è nemmeno più un festival di musica antica, ma è un grande 
          festival nazionale, un mese con grandi orchestre sinfoniche, opere. 
          Tutto questo solo perchè abbiamo invitato qui, come questa sera 
          direttori artistici, colleghi europei che hanno sentito ed a seguito 
          dell'avere ascoltato il gruppo ci hanno invitato e questo è molto 
          importante, perchè il marketing conta, ma tengo a ribadire la 
          centralità del risultato musicale che è il dato veramente importante.
 
 C'è stato qualcosa che hai dovuto affrontare, qualche ostacolo, 
          qualche sassolino nella scarpa?
 Guarda, sassolini nella scarpa non ce ne sono. Qui l'attività è 
          veramente splendida, grazie al nostro ente, al Collegio Ghislieri che 
          ha puntato su uno staff molto giovane ma molto preparato, molto 
          agguerrito. Come rientra nella sua tradizione; sono otre 400 anni che 
          il Collegio valorizza i giovani e le loro iniziative. Quindi sassolino 
          nella scarpa no, certo che è difficile sostenere questa attività 
          perchè i musicisti devono essere pagati. Attenzione anche i giovani 
          devono essere pagati, nel circuito dei giovani ensemble devono essere 
          retribuiti, altrimenti non è avviamento professionale, è volontariato. 
          E i musicisti vanno pagati il giusto ( non troppo) e vanno anche 
          trattati bene, vanno accolti, bisogna che si sentano desiderati e 
          coinvolti nel progetto, quindi è difficile. Però fino adesso, grazie 
          alla fedeltà dei nostri partner, all'intraprendenza della mia squadra 
          che non finirò mai di ringraziare, ci stiamo riuscendo e speriamo di 
          mantenere nel tempo questa attività che stiamo realizzando.
 Intervista di Mario Mainino al M°Giulio Prandi 
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          La stagione 2012 di Pavia Barocca 
 
          
          http://www.ghislierimusica.org/Eventi/rassegna_cal.php?id_rassegna=13
           
 
            
              | Anno | Stagione | Manifestazione | Manifestazione |  
              | 2003 | 1 | Stagione di Concerti del Collegio 
              Ghislieri |  |  
              | 2004 | 2 | Stagione di Concerti del Collegio 
              Ghislieri |  |  
              | 2005 | 3 | Stagione di Concerti del Collegio 
              Ghislieri |  |  
              | 2006 | 4 | Stagione di Concerti del Collegio 
              Ghislieri |  |  
              | 2007 | 5 | Stagione di Concerti del Collegio 
              Ghislieri |  |  
              | 2008 | 6 | Stagione di Concerti del Collegio 
              Ghislieri | Orfeo - CIRCUITO LOMBARDO DI MUSICA 
              ANTICA |  
              | 2009 | 7 | Stagione di Concerti del Collegio 
              Ghislieri | Orfeo - CIRCUITO LOMBARDO DI MUSICA 
              ANTICA |  
              | 2010 | 8 | Stagione di Concerti del Collegio 
              Ghislieri | Orfeo - CIRCUITO LOMBARDO DI MUSICA 
              ANTICA |  
              | 2011 | 9 | Pavia Barocca |  |  
              | 2012 | 10 | Pavia Barocca |  |  
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